Saw 6 è l'unico film che spezza la monotonia del franchise

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Visto 6 (2009) è l'unico film a rompere la monotonia del franchise, che è definita da orribili torture e dispositivi di esecuzione destinati a insegnare alle loro vittime il valore della vita umana. Questi dispositivi sono, per la maggior parte, progettati da John Kramer (Tobin Bell), noto anche come il serial killer di Jigsaw. La serie di film si concentra principalmente su questi dispositivi, ad eccezione di Visto 6, che sposta parzialmente la sua attenzione lontano da loro.

Jigsaw usa i suoi dispositivi come parte di elaborati test e prove per le persone che si sono allontanate dal sentiero della virtù, molti dei quali hanno direttamente offeso Jigsaw stesso: fallire queste prove di solito significa Morte. Nonostante gli orribili destini che spesso accadono ai suoi soggetti di prova, Jigsaw considera la sua ricerca giusta e considera i suoi crimini giustificabili a causa dell'intento virtuoso dietro di loro. Fino al Visto 6, ogni film della serie supporta l'argomento di Jigsaw mettendo alla prova individui sempre più corrotti e depravati.

In Visto 6, tuttavia, l'argomento stesso di Jigsaw viene messo sotto processo, il che è una buona cosa per il franchise. Il fulcro del film diventa se o no Jigsaw e i personaggi che lavorano per lui ci si può assolutamente fidare. La parte migliore di questo cambiamento è che Jigsaw stesso l'ha costruito nel suo piano definitivo. Aveva sempre avuto intenzione di mettere alla prova il suo complice più potente, il detective Mark Hoffman (Costas Mandylor), che non sembrava mai cogliere appieno il bene più grande che Jigsaw stava cercando di fare.

Non fidarti di chi ti salva

La rettitudine della giustizia vigilante di Jigsaw è sempre stata discutibile, come lo sono tutti i tipi di giustizia vigilante. A partire dal Sporco Harry (1971) a desiderio di morte (1974, 2018), i personaggi che si fanno giustizia da soli sono comprensibilmente guardati con dubbio, siano essi agenti di polizia o privati ​​cittadini. È proprio questo legittimo dubbio che rende il passaggio un grande passo, forse un passo necessario, per la serie di film. Visto 6 mette in evidenza quella che forse è la più grande virtù di Jigsaw: la lungimiranza di sapere che anche le migliori intenzioni, comprese le sue, possono essere corrotte.

Anche se il film presenta gli stessi tipi di cruenti test e torture del resto dei film in serie, il suo vero obiettivo è il senso di colpa del detective Mark Hoffman e come Jigsaw intendesse affrontarlo da oltre il tomba. I film successivi della serie non abbandonano del tutto questa nuova attenzione e i film precedenti toccano minimamente l'argomento, ma è solo Visto 6 che porta davvero a casa il punto.

Ironia della sorte, forse il miglior riferimento allo spostamento dell'attenzione del film è nella scena post-crediti dove Amanda Young (Shawnee Smith) dice a Corbett Denlon (Niamh Wilson), "Non fidarti di chi ti salva". Si riferisce, ovviamente, al detective Mark Hoffman, ma potrebbe anche parlare di Jigsaw o di qualsiasi altro cosiddetto salvatore che impiega metodi così estremi e moralmente discutibili.

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