Le porte dell'inferno sono reali, ma forse non per molto

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The Gates of Hell è un cratere soffocante che brucia da oltre cinquant'anni e sembra anche essere un'attrazione turistica. Tuttavia, a causa di problemi di salute, i funzionari del governo del Turkmenistan stanno pianificando di porre fine per sempre al suo ardente incendio. La natura non è l'unica forza che crea le cose che sono spaventoso ma affascinante allo stesso tempo, poiché l'umanità può essere altrettanto capace.

È esattamente così che sono nate le Porte dell'Inferno, un cratere artificiale nel mezzo del deserto del Karakum, vicino a un villaggio del Turkmenistan chiamato Darvaza, che letteralmente significa 'cancello'. Conosciuto anche come il cratere del gas di Darvaza, questo punto caldo abbastanza letterale è stato oggetto di vari documentari, oltre a fungere da sfondo per film. Le autorità del Turkmenistan hanno preso in considerazione l'idea di sigillare il cratere oltre un decennio fa, solo per girarlo esterno dall'aspetto inquietante invece in un'attrazione turistica.

Sembra che i suoi giorni sotto i riflettori stiano volgendo al termine, poiché i funzionari del Turkmenistan stanno, ancora una volta, pianificando di estinguere definitivamente le sue fiamme, secondo 

TWC. Il presidente del Turkmenistan Gurbanguly Berdymukhamedov ha dato l'ordine di impedire l'apertura delle Porte dell'Inferno sprecare ulteriormente le risorse di gas naturale e diventare un pericolo sia per l'ambiente che per l'ambiente circostante gente del posto. I precedenti tentativi di spegnere il cratere in fiamme si sono rivelati infruttuosi e non è chiaro quanto tempo impiegheranno gli ultimi sforzi del governo.

Come sono nate le porte dell'inferno

Nonostante il suo nome intimidatorio, le origini di Gates of Hell sono piuttosto banali rispetto ai misteri trovati su altri pianeti. È opinione diffusa che il cratere sia il risultato di un incidente avvenuto durante una spedizione sovietica nel 1971. Il suo obiettivo principale era la perforazione del sito per le risorse naturali, fino al crollo del terreno, rilasciando nell'aria metano pericoloso. Per scongiurare i pericoli della diffusione di metano nocivo e altamente infiammabile nell'area, gli scienziati hanno deciso di dare fuoco al cratere, nel tentativo di esaurire le sue risorse, un processo noto come flaring.

Mentre i ricercatori si aspettavano che l'incendio si esaurisse in settimane, hanno sottovalutato la quantità di carburante che conteneva, che lo ha mantenuto in fiamme per oltre cinque decenni dopo. Certo, un cratere costantemente in fiamme potrebbe essere uno spettacolo terrificante per molti, ma le Porte dell'Inferno non sono l'unico pozzo infuocato sul nostro adorabile piccolo pianeta. Qualcosa di simile accadde a Centralia, in Pennsylvania, dove un deposito di carbone fu accidentalmente acceso nel 1962, lasciando le sue miniere di carbone in fiamme per un periodo molto più lungo e trasformando la città un tempo vivace in una città fantasma. Naturalmente, per coloro che sono preoccupati di non poter mai vedere presto i Cancelli dell'Inferno nel loro antico splendore, ci sono anche altri luoghi inquietanti in giro per il mondo che sembrano altrettanto infernale.

Fonte: TWC

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